Il primo Pronto Soccorso Multidisciplinare della Città Metropolitana di Firenze (Psicologia e Psichiatria, Scienze dell’Alimentazione, Sociologia e Consulenze giuridiche)
L’emergenza da Covid-19, come tutti abbiamo potuto sperimentare, non è solo sanitaria, ma oltre a colpire tutte le fasce della popolazione, riguarda diverse sfere della salute della persona, come quella psicologica e sociale oltre a quella fisica.
La “normalità” è ormai profondamente mutata e ciò rende difficile capire come dobbiamo comportarci e quali siano le variabili in gioco da poter controllare. L’incertezza in cui ci troviamo ha un forte risvolto emotivo, sebbene siano in arrivo i vaccini, è complesso vedere la fine di questo periodo difficile.
Il Dott. Stefano Cosi, psicologo e psicoterapeuta, direttore del Centro Clinico La Mongolfiera ci ricorda che il pericolo di ammalarsi esiste per tutti, poiché la salute non è un fatto individuale, ma collettivo e siamo tutti chiamati ad azioni di gentilezza e altruismo, poiché è l’unico modo per sopravvivere a questo periodo complesso. Gli stati emotivi negativi possono causare uno squilibrio psicofisico e rendere le persone ancora più vulnerabili davanti a ogni tipologia di malattia.
Per questo è fondamentale ora più che mai lavorare sulla salute della persona e sul suo benessere, sulle sue capacità di affrontare le sfide della vita quotidiana e trovare un proprio equilibro tra cosa fa paura e ciò che vogliamo e possiamo fare nella vita di tutti i giorni, esprimendo tutte le nostre emozioni.
I meccanismi di difesa che mettiamo in atto, sostiene la Dott.ssa Sabrina Masetti, psichiatra e psicoterapeuta, direttrice scientifica del Centro Clinico La Mongolfiera, possono essere infatti quelli dell’attacco o della fuga, ma non possiamo continuare a utilizzarli per un periodo indefinito di tempo, poiché finiremmo per esaurire le nostre energie. Se riuscissimo invece a pensare maggiormente in termini di “io sono l’altro” e a cercare le nostre risorse in questa “nuova normalità” potremmo, sebbene limitati da alcuni mezzi, rimanere liberi e ricordare agli altri che ancora lo possono essere.
Se partiamo da questi presupposti, quando potremo avere un po’ meno paura del virus in sé, saremo anche in grado di pensare a che tipo di futuro vorremmo e a contrastare i meccanismi capitalistici e deumanizzanti che ci hanno portati fino a qui.
Come afferma sempre la Dott.ssa Masetti, psichiatra del Centro Clinico La Mongolfiera: “Non sta male solo chi ha contagiato il virus, ma il clima in cui ci troviamo da mesi sta mettendo a dura prova le strategie di coping della maggior parte delle persone, evidenziando un sempre crescente bisogno di sostegno e di aiuto da parte di professionisti della salute mentale e non solo!”
Il Dott. Antonio Galli, psicologo, psicoterapeuta e direttore del Centro di Formazione in Psicoterapia e Psicodiagnostica CEFORP di Firenze, ricorda inoltre di come questa pandemia ha posto un’attenzione quasi “ossessiva” al nostro corpo, ad accorgersi di ogni sintomo e segno che potrebbe condurre all’ipotesi di aver contratto questo virus. Questo stress continuo e questa situazione di “clausura” alla quale ci siamo dovuti attenere ha portato le persone a sentire venire meno la loro “linfa vitale” e a un bisogno di rigenerarsi, proprio come nel logo di “Mente Libera”, l’albero della vita in fase di cura.
Per rispondere a questi bisogni, dall’8 Febbraio 2021, nasce il nuovo programma “MenteLibera” di Primo Soccorso Psicologico, Sociologico e Nutrizionale, offerto dal Centro Clinico La Mongolfiera e dal Centro di Formazione in Psicoterapia e Psicodiagnostica (CEFORP), che insieme ai Direttori Dott.ssa Masetti Sabrina, Dott. Cosi Stefano e Dott. Galli Antonio e ad un’équipe di esperti in Psicologia, Sociologia, Psicoterapia, Psichiatria, Giurisprudenza e Scienze dell’Alimentazione, vuole contribuire a rafforzare il sistema di cura nel territorio fiorentino, garantendo un supporto psicologico e nutrizionale accessibile a tuttə.
Ma come funziona MenteLibera?
Il Dott. Cosi e il Dott. Galli ci spiegano che il primo accesso a “MenteLibera” sarà possibile attraverso una linea telefonica. Gli operatori saranno disponibili dalle ore 8:30 alle ore 18:30 dal lunedì alla domenica. Attraverso questa telefonata sarà possibile fissare un colloquio psicologico e/o nutrizionale entro 24 ore o mirato a combattere la solitudine ed i bisogni presentati:
Dal Lunedì al Venerdì:
8:30-13:00 331 1144178
14:30-18:30 055 0460758
Sabato e Domenica:
9:00-14:00 055 0460758
Per rendere il servizio accessibile a tutti e a tutte, i direttori dei due centri sottolineano che i primi accessi sono totalmente gratuiti e successivamente, in caso di bisogno, ci sarà la possibilità di organizzare insieme al/alla terapeuta, alla sociologa e/o alla nutrizionista un percorso breve (psicoeducazione, psicoterapia, piano alimentare strutturato) a un prezzo calmierato.
Primo Soccorso Psicologico
È dedicato a: tutti, tutte e tuttə
Mira a:
• Fornire sostegno psicologico in urgenza e individuazione del bisogno emerso
• Garantire il percorso più appropriato a rispondere ai bisogni del soggetto
Primo Soccorso Nutrizionale
È dedicato a:
1) chi non si è ammalato, ma è comunque esposto ai rischi e agli inconvenienti del
blocco forzato;
2) chi è stato colpito da Covid-19 e ha dovuto subire un ricovero;
3) chi è in via di guarigione presso il proprio domicilio.
Mira a:
• Fornire consigli pratici su come gestire le problematiche alimentari in questo
periodo di emergenza sanitaria pandemica
Primo Soccorso Riduzione della solitudine dell’anziano
È dedicato a:
Soggetti over 65 e le loro famiglie
Mira a:
• Ridurre la solitudine dell’anziani
• Fornire strumenti utili per fronteggiare le sfide della vita quotidiana
Sempre il Dott. Cosi ci ricorda che un Pronto Soccorso Multidisciplinare è necessario adesso più che mai, perché sistemi di prevenzione che garantiscono agli individui la comprensione profonda dei propri stati d’animo e dei meccanismi di comunicazione tra individui, servono a non ridurre i soggetti in semplici categorie, ma a ricordarsi invece che si tratta sempre di persone. L’equità tra categorie e persone e il rispetto della complessità devono essere la nostra nuova priorità. La multidisciplinarietà deve agire oggi per ridurre la solitudine, l’indifferenza e la disuguaglianza. Ogni essere umano ha diritto alla cura e noi per questo e per i nostri valori ci batteremo sempre.
La psicologia in sinergia con le altre discipline deve agire in strategia emergenziale come fonte riparatrice e collante fra le istituzioni. Deve analizzare i bisogni della popolazione, coordinare le forze e agire in prima linea. Per questo e per dare forza al nostro progetto chiediamo aiuto alle istituzioni, ai colleghi che credono nei nostri valori, alle forze politiche di sostenerci per rendere più incisivo il nostro progetto; anche una semplice persona in più rispetto al nostro gruppo che comunque è molto ampio può fare la differenza.
Spesso ci accorgiamo del nostro corpo, afferma il Dott. Galli, solo quando il suo stato di equilibrio si altera e quindi lo viviamo come un luogo di sintomi più che di sensazioni. Uno stato di malessere fisico e psichico porta a un disagio non solo in questi due ambiti ma i suoi effetti si ripercuotono sull’ambito sociale, lavorativo e/o scolastico. Quando non riusciamo a farcela da soli è bene chiedere aiuto. Essere in grado di farlo non è un segno di debolezza, come molti comunemente pensano, ma di coraggio, coraggio nel dire “non riesco da solo ma da questa situazione voglio uscire, ho bisogno di un bastone per sorreggermi e compiere il primo passo in avanti.”
I direttori dei due Centri dichiarano che chi lavora nel loro campo ha una vision: quella di ridurre la sofferenza e facilitare il benessere mentale e non solo. Un popolo più felice può solo aiutare la sanità e la stessa economia. La felicità dovrebbe essere un diritto di ogni essere umano e non solo per questo e per tutto quanto affermato siamo lieti di entrare in campo. Gentilezza, esperienza professionale, compassione ci guideranno da un lato verso ciò che crediamo un utile mezzo di riduzione delle sofferenze e delle solitudini, dall’altro a creare una cultura di pace in cui la memoria del passato possa essere tesoro e una fonte inesauribile di esperienze che non sbiadiscono alla erosione del tempo. Solo l’azione in prima linea può far riscoprire al genere umano l’importanza della collettività e non solo l’individualità. I valori di una Nazione non si costruiscono solo su fatti storici o geografici ma anche nei suoi simboli, nei suoi ricordi, nelle sue giornate commemorative. La pandemia ci sta togliendo passo passo la capacità di ricordare l’essere umano e la sua capacità di fare gruppo e rete. L’Uomo è per definizione essere sociale.
Infine, il Dott. Cosi, la Dott.ssa Masetti e il Dott. Galli sostengono l’importanza di far sì che le nostre azioni possano contribuire a generare un giorno un futuro di memoria del ricordo Pandemico, delle sue cause e conseguenze nella riscoperta dei valori che dovrebbero contraddistinguerci.
Per maggiori informazioni è possibile visitare anche la Pagina Web: https://www.ceforp.it/