Da oggi inizia una nuova rubrica che mira ad informare i nostri amici followers sul mondo delle discipline olistiche e delle discipline che corrono in parallelo alla medicina tradizionale (e non solo).
La nuova rubrica si propone di fornire un piccolo strumento di autodiagnosi e cura per un primo intervento, intervento che chiaramente non può sostituirsi a protocolli medici e di tipo professionale legati alla salute.
Come primo inizio cosa è la Naturopatia e perché se ne parla..
Possiamo affermare che la Naturopatia nasce o comunque se ne parlava già dai tempi di Ippocrate.
A lui si deve il prezioso “primum non nocere”, ovvero innanzitutto non nuocere ma sostenere.
Inoltre, la pratica naturopatica cerca di agire in collaborazione con “il potere curativo” della natura al fine di ricercare la causa scatenante la malattia in termini di disequilibrio del sistema ed insegnare i principi di un sano stile di vita.
La naturopatia rappresenta il mezzo principe per regolare gli squilibri che si verificano nel corpo umano, nelle sfere emotiva ed energetica.
Teniamo conto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come uno stato di totale benessere psicofisico, che consente alla persona di sviluppare appieno le proprie potenzialità.
Non basta, perciò, essere sani per stare in salute ma occorre qualcosa di più.
La Naturopatia utilizza molte tecniche di cura.
Le più potenti sono: Fiori di Bach, fitoterapia, oligoterapia, il tuina, la coppettazione, la moxibustione, il guasha, il martelletto a fior di pruno, il taping kinesiologico, tecniche energetiche, integratori nutrizionali, riflessologia plantare ed auricoloterapia che nei nostri appuntamenti approfondiremo.
Per adesso vi lasciamo un antico rimedio regalatoci dalla natura per riattivare l’energia prosciugata dallo stress, dalle preoccupazioni e dalle paure di questi tempi e essere al 100 % delle proprie forze senza dover forzatamente ricorrere ai famosi 10 caffè al giorno che fanno molto male.
Tisana della forza vitale: radice di cespuglio del diavolo, radice ginseng bianco, tè verde, radice di liquirizia, menta piperita e 2 gocce di estratto di rosa canina.
Come si prepara
Portare ad ebollizione una quantità pari ad una tazza e 1/2 da tè con all’interno le
radici, il tè verde la menta piperita.
Dopo 5 minuti che bolle spegnere e lasciar riposare per 10 minuti.
Successivamente filtrare il tutto ed aggiungere le 2 gocce di estratto di rosa canina.
Dosi per una tazza: radice di cespuglio del diavolo 4 gr, radice di ginseng bianco 2,5 gr, radice di liquirizia 1,8 gr, foglie di tè verde 4,5 gr, 1 foglia di menta piperita, 2 gocce di estratto di rosa canina.
Dosi per circa 1 lt: radice di cespuglio del diavolo 45 gr, radice di ginseng bianco 30 gr, radice di liquirizia 20 gr, foglie di tè verde 40 gr, 5 foglie di menta piperita, 10 gocce di estratto di rosa canina.
Si consiglia di non berne più di 2 tazze al giorno e non più di 7 giorni di seguito.
Dall’assunzione dopo i 5 giorni occorre sospendere per almeno 2 giorni.
Avvertenze
Non superare la dose consigliata.
Non somministrare in gravidanza o in allattamento.
Non superare le dosi consigliate.
Si sconsiglia la sua assunzione in caso di ipertensione, insonnia e chi utilizza farmaci per controllo dell’insulina.