Nel mese di marzo il team di professionisti del Centro Clinico la Mongolfiera affronta il tema de “la violenza e le sue forme”. Dal punto di vista alimentare, è possibile parlare di violenza? Ebbene Sì, e direi anche purtroppo! Sprecare cibo e acqua, non è forse una forma di violenza contro la Natura stessa? Cerchiamo di capire il perché…
La sacralità del cibo, a cominciare dal pane, sembra essere totalmente sparita, ne è la prova lo spreco di beni alimentari buttati nelle discariche dei paesi ricchi, Italia compresa.
Un’offesa per l’altra parte del mondo che muore di fame.

Guardando lo spreco in numeri:

– Dal 1974 lo spreco mondiale di cibo è cresciuto del 50%;
– Nei 27 paesi dell’Unione europea si sprecano 179 kg di cibo pro capite all’anno;
– In Italia 12 miliardi di euro finiscono nella spazzatura, quanto basterebbe sfamare a 636000 persone; 250 kg di cibo vengono buttati via ogni giorno dagli ipermercati; 20 mln di tonnellate di cibo ancora buono finiscono ogni anno tra i rifiuti; ogni anno vengono sprecate quasi 250000 tonnellate di carne.

Senza contare l’impatto che lo spreco ha sull’ambiente:

– lo smaltimento dei rifiuti “impropri” consuma 105 mln di m 3 di acqua, produce 9,5
mln di tonnellate di CO 2 e impoverisce 7920 ettari di terreno.

Nei Paesi in via di sviluppo, lo spreco alimentare è quasi inesistente. Nei Paesi più ricchi, Italia compresa, quello domestico è la vera “voragine” degli sprechi.
Dal momento che le radici dello spreco alimentare domestico sono prettamente comportamentali, ognuno di noi può mettere in atto dei comportamenti virtuosi per ridurlo:

– sii consapevole, e ricorda che sprecare cibo vuol dire sprecare denaro e risorse
ambientali;
– compra solo quello che sei certo di consumare: fai la lista della spesa!
– controlla sempre le date di scadenza, e ricorda che la dicitura “da consumarsi entro” indica una data tassativa, mentre “da consumarsi preferibilmente entro” vuol dire che il prodotto con ogni probabilità è commestibile anche oltre la data di scadenza;
– controlla che la temperatura nel tuo frigorifero sia regolata correttamente;
– nel frigorifero e in dispensa, metti in vista i prodotti più vicini alla scadenza;
– riutilizza quello che avanza dai pasti per realizzare ricette sostenibili;
– non servire porzioni più grandi dell’appetito dei tuoi commensali;
– conserva il cibo correttamente;
– condividi tutto quello che puoi condividere.

Un’altra vera e propria violenza viene fatta con lo spreco e l’inquinamento costante dell’acqua, una risorsa di cui non possiamo fare a meno per vivere e che purtroppo scarseggia già per più di un miliardo di persone nel mondo (es. Nigeria, Ciad, Etiopia ecc.), infatti si parla di “Crisi Globale Idrica”. Nel mondo i Paesi che sprecano più acqua
sono la Cina, gli Stati Uniti e il Brasile, mentre l’Italia si trova al primo posto in Europa. Per questo ogni 22 marzo le Nazioni Unite lanciano un appello che ci permette di tenere alta l’attenzione sulla crisi idrica globale.
L’Agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile si propone infatti di “garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.
I dati ci mostrano come oggettivamente il 70% del consumo di acqua deriva dalle agricolture intensive 70% e il 20% dalle industrie, ma il 10% dipende dal consumo domestico e quindi da ognuno di noi.
L’impegno di ogni singola persona ci permette di lavorare come comunità globale.
Cambiare le nostre abitudini ci porterà a cambiare paradigma: in particolare servirà a diventare più sensibili ai temi dello spreco di risorse ambientali e ciò potrebbe avere anche un effetto diretto sulla lotta alle industrie intensive.

Ognuno di noi può fare la differenza.

Ecco alcuni suggerimenti da mettere in pratica nella vita quotidiana:

– Chiudi il rubinetto mentre ti insaponi o mentre ti lavi i denti
– Scegli la doccia piuttosto che la vasca
– Prima insapona le mani e poi sciacquale in un secondo momento
– Non gettare assorbenti, cotton fioc o altri oggetti nel water
– Per lavare il cibo prova ad usare un contenitore e non l’acqua corrente
– Con l’acqua di lavaggio innaffia le piante
– Utilizza lo scarico del Water più piccolo
– Chiudi bene tutti i rubinetti
– Apri il rubinetto senza utilizzare più della potenza necessaria
– Fai la lavatrice e la lavastoviglie quando sono totalmente cariche

 

Autrici: Dott.ssa Maria Pia Madarena (Biologa Nutrizionista), Dott.ssa Irene Certini (Dottoressa in Psicologia di Comunità, della promozione del benessere e del cambiamento sociale)

 

Bibliografia:

Il libro nero dello spreco in Italia: il cibo, Andrea Segrè
https://www.lerosa.it/ambiente/economia-circolare/spreco-alimentare-cause-impatto-e- possibili-soluzioni/
https://www.inabottle.it/it/news/consumo-acqua-top-ten-paesi
https://www.worldwaterday.org/
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4459&area=acque_potab
ili&menu=contaminazioni