“Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social” è un libro di Jaron Lainier, pubblicato a Maggio 2018.
Larnier è, allo stesso tempo, tra i pionieri dei social media e uno tra loro principali critici. Non è contro internet, la tecnologia o l’innovazione, ma critica il modello attuale, basato sulla dipendenza e la manipolazione.
Proponiamo in breve alcune delle ragioni riportate dall’autore, quelle che hanno più a che fare con il mondo della psicologia, di modo che possano suscitare anche in te delle riflessioni e perché no, farti venire voglia di leggere il libro che pensiamo possa realmente aiutare a sviluppare una riflessione critica sul mondo che ci circonda, senza dover necessariamente cancellare i tuoi account, ma almeno gestirli con maggiore consapevolezza.
👉“Stai perdendo la libertà di scelta”
I social creano volontariamente, e in modo consapevole, dipendenza negli utenti. In che maniera? Attraverso un sistema di ricompense e punizioni, ci fanno oscillare costantemente tra tristezza e malumori (es. percepiamo gli altri come migliori, più belli o più intelligenti di noi ecc..) e botte di vita (es. un giorno superiamo i 100 likes a una foto).
👉“I social media ti stanno facendo diventare uno stronzo”
Ti sei mai sentitə nervosə dopo qualche ora sui social? Ti è mai capitato di volere rispondere in modo aggressivo o addirittura picchiare qualcuno sui social? (Pur non essendo ovviamente una persona aggressiva in generale). Ecco, sappi che non è così strano e che non è successo solo a te.
👉“I social media stanno distruggendo la tua capacità di provare empatia”
Quando passiamo molte ore al giorno solo all’interno della nostra e personalizzata realtà, perdiamo il contatto con gli altri, non sappiamo più cosa succede davvero nelle loro vite e loro non sanno cosa sta accadendo nella nostra. Sta venendo meno la nostra Teoria della Mente (capacità di mettersi nei panni dell’altro) che abbiamo appreso durante lo sviluppo con tanta fatica, poiché ogni contenuto che pubblichiamo sui social è decontestualizzato. Ti è capitato più spesso negli ultimi anni di non esserti sentito compreso nemmeno dai tuoi pari?
👉“I social media ti rendono infelice”
Ormai la letteratura mostra come il senso di isolamento sia aumentato con l’avvento dei social network. Gli algoritmi, ad esempio, per poterti dare contenuti personalizzati, ti mettono continuamente all’interno di categorie, l’opposto che si cerca di fare per combattere odio e discriminazioni sociali.
👉“I social media stanno rendendo la politica impossibile”
Da un lato i messaggi più paranoici e complottisti prendono il sopravvento, attirando l’attenzione di tutti, dall’altro stiamo diventando sempre meno in grado di confrontarci con persone che non la pensano come noi.
E tu che ne pensi? Sebbene il modo principalmente utilizzato in questo libro sia l’imperativo, a una lettura più attenta si percepisce la reale volontà dell’autore di suscitare in noi una riflessione, ci sprona ad essere dei “gatti” e, citiamo testualmente, ci chiede di “restare autonomi in un mondo in cui siamo costantemente sorvegliati e sollecitati da algoritmi gestiti dalle più ricche corporation della storia […]”.
La tecnologia in sé non è il problema, il pericolo sta nella manipolazione costante dei contenuti che vediamo ogni giorno. Ognuno ha infatti propri feed personalizzati che sebbene dipendano dai nostri “movimenti”, non sono scelti realmente da noi.
A volte ci sentiamo costretti ad utilizzare i social, perché ci sembra la nostra unica realtà possibile, invece questo libro ci sprona a ricominciare a pensare con la nostra testa e a ricordarsi che l’empatia è la cosa più importante che abbiamo. Dobbiamo ricominciare infatti da essa e dalla Teoria della Mente per costruire una società migliore.
Autrice: Dott.ssa Irene Certini
Revisore: Dott. Stefano Cosi