Il termine “Fitoterapia” come ci hanno insegnato a scuola deriva dal greco “phytòn”, che significa “pianta”, ma allo stesso tempo anche “creatura”.

Con buona probabilità, la Fitoterapia può essere considerata la prima forma di medicina che l’essere umano ha conosciuto e sistematizzato, abbinando l’uso delle piante alle varie patologie.

Si può affermare che la Fitoterapia fosse presente già ai tempi degli uomini primitivi.

È molto probabile che l’uomo primitivo, il quale metteva tutte le piante in bocca, abbia imparato ben presto a riconoscere quali pianti erano innocue, quali altre avevano un potere sfamante, o quali altre lo facevano ammalare, talvolta persino morire.

Alcune comunque mitigavano i sintomi di malattia o di disagio.

Già dal periodo preclassico, la fitoterapia (che si poteva definire come una medicina primitiva) inizia a presentarsi come la medicina ufficiale degli antichi popoli.

Difatti si trovano tracce di preparazioni medicamentose a base vegetale nella Bibbia, negli scritti di Aristotele e di Ippocrate, ma anche nei trattati della civiltà latina, romana e araba.

Nel corso del tempo furono quattro le culture mediche erboristiche che per secoli non si “contaminarono” mai fra loro formando tradizioni fondamentali: l’europea, l’Ayurvedica, cinese e Amerinda.

Nella fitoterapia si usa molto spesso utilizzare il principio attivo naturale delle sostanze medicamentose presenti nelle piante attraverso decotti da bere, unguenti, oli, profumi e tinture madri.

In questo fine settimana, ecco come preparare un antico rimedio lenitivo contro le emorroidi (è indicato per contrastare il gonfiore ed il prurito).

 

 

Come si prepara

Far bollire una tazza e 1/2 di acqua con un cucchiaino di achillea millefoglie, 1 e 1/2 di menta, 1 di semi di ippocastano, 1 cucchiaino di arancia selvatico, un pizzico di foglie di amamelide.

Prima di bere lasciare in infusione 5 minuti e poi filtrare.

Berne una tazza alla sera per almeno 10 giorni.

 

Avvertenze

Questa pratica, pur essendo frutto di conoscenze e tradizioni secolari, non è parte della “medicina ufficiale”.

Per il suo utilizzo fai da te occorre una consulenza di un medico competente.