La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, celebrata ieri 15 Marzo 2020, deve essere un momento di forte riflessione, di sensibilizzazione ed informazione sulle maggiori cause e sui devastanti effetti che questi disagi determinano nell’individuo e nella famiglia e, soprattutto, per cercare di accrescere la consapevolezza a livello individuale ed istituzionale creando così una fitta rete di solidarietà, in contrapposizione al disagio relazionale e al senso di abbandono tipici di queste situazioni.
Tre sono i fattori maggiormente coinvolti:
⚠️ Il criticismo, che consiste nell’essere costantemente soggetto a critiche e svalutazioni da parte di altre persone.
⚠️ Il perfezionismo maladattivo, ovvero la tendenza a preoccuparsi eccessivamente per gli errori, anche minimi, che si commettono, provoca la perdita di autostima.
⚠️ Il bisogno di controllo, che sembra nascere dalla sensazione di non essere capaci di controllare i rapporti personali, le emozioni, i pensieri e gli eventi in generale.
Tutto questo porta ad una focalizzazione sul peso e sull’alimentazione.
Tuttavia, sebbene la gestione di essa e delle dimensioni corporee in un primo momento offra l’illusione di essere in grado di gestire sé stessi, in un secondo momento porta all’isolamento e alla sofferenza.
Questi aspetti non devono essere sottovalutati, l’ascolto è la prima arma.
Far conoscere il cibo, renderlo amico, vincere l’insicurezza verso l’alimentazione.
Ritrovare la gratificazione fisica e mentale, riscoprendo il gusto per il cibo, accompagnati sempre dall’ascolto, perché non è la dieta che cura ma la relazione.