Salve, grazie per averci scritto questo suo problema, credo che accumuni diversi insegnanti in questo periodo.
Ovviamente la stanchezza del periodo non aiuta, e gli insegnanti sono tra le categorie maggiormente sottoposte a stress, quindi se ogni tanto la pazienza scappa non significa che non sia una brava insegnante, è semplicemente umana.
Partiamo da una strategia potente di cambiamento: i rinforzi.
Come sicuramente saprà già, i rinforzi positivi sono più efficaci e meno faticosi dei rimproveri e delle punizioni, anche se in un primo momento non ci sembra che sia così.
Per essere funzionali è importante che chi li utilizza sia sempre coerente con ciò che afferma e che sia consapevole di ciò che si può fare e non si può fare, di modo da gestire le situazioni in modo chiaro e trasparente.
Far rispettare le regole è fondamentale, e ancora di più in questo periodo pandemico.
Prima di tutto, se non l’ha già fatto, le consiglio di parlarne con i colleghi e le colleghe, di modo da capire se hanno lo stesso problema e se qualcuno sia riuscito a trovare delle tecniche particolari per convincere i bambini dell’importanza del rispetto di queste norme, in un modo meno faticoso del suo e senza creare allarmismi o senso di colpa.
In queste situazioni lo psicologo scolastico vi aiuterebbe molto.
Da voi è presente?
Difatti è tale figura che si occupa di creare un ponte fra il dirigente, il corpo docente, il personale ATA, i bambini e i genitori, creando un regolamento condiviso e soprattutto accettato da tutta la comunità scuola. Solo con queste premesse sarà infatti possibile un vero cambiamento.
Se tale figura non fosse presente, le suggerirei di iniziare a spiegare ai bambini l’importanza dei dispositivi attraverso semplici domande, con cui potrà condurli ad un lavoro di gruppo, così da fornire loro la consapevolezza adeguata al mantenimento delle regole.
Esempi di domande:
Bambini, secondo voi perché è importante la mascherina?
Cosa comporta mettersela? E non mettersela?
Bambini, secondo voi perché non possiamo toccarci?
Quali potrebbero essere secondo voi alternative per riuscire comunque a fare giochi divertenti?
Proviamoci insieme! Ecc.
I bambini devono essere consapevoli del perché queste norme sono importanti, devono capire che non si tratta di semplici regole di comportamento, ma di responsabilità condivisa che, se rispettata, può aiutare a far cessare prima questo periodo difficile per tutti.
Se invece avesse già provato con questi metodi, potrebbe aiutare parlare singolarmente ai bambini che non riescono a rispettare le regole, e poi ai loro genitori, per capire quali sono le motivazioni dei loro comportamenti e se è possibile scendere a dei compromessi in situazioni di disagio estremo.
Purtroppo, anche in questo tipo di soluzione, e al fine di prendere decisioni operative, sarebbe utile la presenza dello psicologo scolastico, in modo da deresponsabilizzare il corpo docenti da possibili attriti di genitori “resistenti al cambio di regole dettate dal Dpcm” ed al confronto con le realtà di regole che la scuola è costretta a far rispettare.
Qualora si presentassero queste difficoltà, e in assenza della figura “ponte”, si consiglia di segnalare questo disagio comunque al Dirigente.
Dott. Stefano Cosi