Salve e grazie per averci scritto!
Come prima cosa, volevo rassicurarla sul fatto che il procrastinare è una tendenza che moltissime persone hanno quando si trovano davanti ad un ostacolo di qualche tipo.
Esistono, infatti, persone che strappano il cerotto per togliersi un pensiero dalla testa il prima possibile e coloro che invece rimandano fino all’ultimo minuto. Entrambe le modalità hanno in sé degli aspetti positivi e dei “punti deboli”. Vediamo insieme quella che la riguarda.
L’ansia funziona spesso da campanello d’allarme, mettendoci in guardia e aiutandoci a focalizzare l’attenzione sugli aspetti importanti di un problema che molte volte è reale (vedi il video “ma l’ansia che cos’è?”). In alcuni casi, quindi, procrastinare non è la cosa peggiore che possiamo fare, poiché ci aiuta a prendere tempo per riflettere davvero su quello di cui abbiamo voglia o bisogno in quel momento, permettendoci di considerare più punti di vista. Va a minare il benessere della persona, invece, quando da un lato porta a una “non scelta”, ovvero diventa così tardi che a quel punto utilizziamo delle cause esterne (es. la mancanza di un tempo ulteriore) come scusa per non aver mandato quella mail o fatto quella chiamata, il che ci genera però un senso di disagio e ci ripropone inalterato lo stesso problema la volta successiva. Dall’altro lato, il gioco non vale la candela quando per tutto il tempo in cui stiamo decidendo cosa fare, sperimentiamo angoscia, ansia o malessere. La sensazione, infatti, che il procrastinare possa esserci d’aiuto per allontanare ciò che temiamo è illusoria, difatti ciò che accade è proprio l’opposto, e l’ansia aumenta.
Come si fa, quindi, a trovare un compromesso?
Prima di tutto, è importante accogliere la nostra ansia, perché sicuramente avrà ragione di esistere, cercando poi un equilibrio tra la procrastinazione e la scelta impulsiva, dandosi ad esempio delle scadenze personali diverse da quelle “imposte” dagli altri, ed intermedie rispetto all’ultimo minuto. Esistono tecniche di tipo comportamentale che, declinate sulla problematica della persona, insegnano alcuni metodi pratici.
Un metodo potrebbe essere quello di concentrarsi prima sulle cose che riteniamo più difficili, oppure iniziare da quelle pratiche, come mandare una mail e fare una chiamata, oppure viceversa iniziare da quelle che ci spaventano meno. Le tecniche, appunto, sono molteplici a seconda del tipo di procrastinazione, perciò se questo problema continua a presentarsi e non le permette da tempo di fare delle scelte importanti per la sua vita, o se sperimenta spesso questa angoscia, le consigliamo di rivolgersi ad uno specialista che potrà fare una valutazione olistica della sua persona, permettendole di trovare la sua strada personale per risolvere questa sua questione.
Infine, il peggioramento di cui parla potrebbe derivare dal fatto che quello in cui ci troviamo è un periodo di forte stress e molti hanno avuto la percezione che i loro disturbi o delle semplici tendenze si fossero amplificate negli ultimi mesi.
Le auguro una buona giornata!
Dott.ssa Sabrina Masetti